Quattro medici e due infermieri dell’ospedale di Perugia indagati
Il decesso avvenuto nel reparto di anestesia dell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia, del quarantenne Vincenzo Bosco di Nocera Umbra, è un vero giallo.
Sei persone, quattro medici e due infermieri, sono state confermate nel registro degli indagati, su ordine del sostituto procuratore della Repubblica, Franco Bettini,che ha disposto l’autopsia prevista per giovedì 5 Maggio, effettuata dal medico legale, Massimo Lancia.
I sei gli indagati sono assistiti dagli avvocati Maria Bruna Pesci, Giancarlo Viti, Melissa Cogliandro, Ilario Taddei e Riccardo Fasi. Gli avvisi di garanzia sono un atto dovuto per indagare sulle cause effettive che hanno procurato la morte di Vincenzo Bosco .
Dalle prime indiscrezioni è emerso che il 40enne, ricoverato il 22 aprile scorso per un intervento alla gola, sarebbe arrivato in sala operatoria con grandi difficoltà respiratorie al punto tale che gli anestesisti, per prudenza, hanno disposto una serie di accertamenti “Rx e Tac”. Le risultanze degli esami hanno causato l’annullamento dell ‘intervento.
Dai referti medici sarebbe emersa la presenza nei polmoni di un ago da insulina lungo circa due centimetri. I sanitari hanno provveduto ad estrarre l’ago dal corpo per poi trasferire Vincenzo nel reparto di rianimazione, dove si sarebbero verificate le complicazioni che avrebbero causato il decesso.