È la stima che fa Massimiliano Presciutti, presidente umbro della Lega delle Autonomie locali italiane e sindaco di Gualdo Tadino

“A fronte di uno sforzo condiviso per far ripartire il Paese, oggi vediamo tagliate risorse essenziali per portare avanti un’ordinata attività amministrativa nei nostri Comuni Umbri”.

Questo il contenuto della lettera scritta e firmata da 43 sindaci dell’Umbria per protestare contro i tagli previsti dallo schema di Decreto Ministeriale, recante riparto del contributo alla finanza pubblica previsto dalla legge 30 dicembre 2023, n. 213, pari a 250 milioni di euro annui per ciascuno degli anni dal 2024 al 2028, di cui 200 milioni di euro annui a carico dei comuni e 50 milioni di euro annui a carico delle province e delle città metropolitane.

Ammontano a quasi 16 milioni di euro i fondi tagliati ai Comuni dell’Umbria dal 2024 al 2028 nell’ambito di un intervento nazionale da 250.
È la stima che fa Massimiliano Presciutti, presidente umbro della Lega delle Autonomie locali italiane e sindaco di Gualdo Tadino, il quale sostiene che saranno penalizzati “quelli più virtuosi che hanno preso più fondi”.

Per Presciutti in Umbria “si va da Perugia, che dovrà fare a meno di 4,1 milioni di euro, a Foligno, 950 mila euro fino al 2028, passando per Città di Castello (850 mila), Spoleto (818 mila), Gubbio (562 mila), Assisi (655 mila), Gualdo Tadino (344 mila), Corciano (383 mila), Bastia Umbra (418 mila) solo per citare i centri maggiori”.

“Notizie non di certo incoraggianti per gli enti umbri!” – continua il presidente umbro della Lega delle autonomie locali, che annuncia anche che l’Ali Umbria è pronta a battersi fortemente ed in ogni luogo.

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