Il 25% delle prenotazioni per il cenone ci ripensa e preferisce restare a casa
È allarme nel settore turistico per la pioggia di disdette in hotel e ristoranti che si registra per tutto il periodo delle feste.
Giuliano Granocchia, presidente regionale Confesercenti, parla al Corriere dell’Umbria di un 20-25% di prenotazioni che sono state annullate per il pranzo di Natale e per il cenone di Capodanno: “Molti preferiscono optare per l’asporto soprattutto per quanto riguarda il cenone della notte di San Silvestro visto il clima di incertezza in cui ci troviamo. La percentuale arriva al 35% se parliamo di persone che vengono da fuori regione – aggiunge Granocchia – perché sono troppe le incognite in questo momento e le famiglie non se la sentono di muoversi”.
Conferma l’analisi Simone Fittuccia, presidente di Federalberghi Umbria: “La gente rinuncia non tanto per paura di nuovi contagi – puntualizza – quanto piuttosto per colpa di eventi che non si faranno più, mercatini che vengono annullati, il timore che i musei impongano ulteriori restrizioni e i teatri rivedano la programmazione. Diventa difficile, in questo contesto, trovare la voglia di uscire dalla propria regione. La situazione che si era venuta a creare a ridosso dell’Immacolata, con una elevata percentuale di prenotazioni annullate all’ultimo momento, si sta riproponendo ora e probabilmente è destinata ad acuirsi nei prossimi giorni. E’ un peccato perché la stagione era cominciata davvero bene”.