Sarebbero 45 i personaggi chiamati al risarcimento, inclusi gli ex rettori e dirigenti

EX componenti del Consiglio di amministrazione, ex membri del Consiglio accademico ed ex della commissione, sono nel mirino della Procura della Corte dei Conti che gli contesta un – presunto -danno erariale per 1.300.000 euro. Sarebbero 45 le persone coinvolte, compresi gli ex rettori Paola Bianchi, Stefania Giannini, Giuliana Greco Bolli, il dirigente Simone Olivieri e rappresentanti dei professori.

I membri coinvolti nel danno erariale avrebbero percepito, senza alcun titolo, l’indennità di lingue di 1. 800 euro annue a dipendente. In particolare nel 2012 il consiglio accademico, avrebbe previsto nello statuto della stranieri, la possibilità al Cda di stabilire l’indennità di lingue, riconosciuta – parrebbe- agli operatori già dagli anni novanta.

Secondo la documentazione emersa dall’inchiesta svolta dalla Guardia di Finanza, veniva retribuito un premio lordo annuale, di natura economica, al personale con conoscenza comprovata di una o più lingua straniera, concorrendo ad un danno erariale quantificato in complessivi 270.000 euro ai componenti della commissione.

Per i 19 componenti del Consiglio accademico, la richiesta economica sarebbe analoga. La restante parte invece verrebbe attribuita ai 6 membri del consiglio che, il 25 luglio del 2019, deliberarono favorevolmente l’approvazione dei requisiti dell’indennità di lingua. Ai 13 componenti del Consiglio di amministrazione verrebbero imputati, salvo verifiche, retribuzioni complessive per 400.000 euro.

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