Si procede come da programma, fino ad arrivare a sgomberato il cantiere dalle macerie e dunque a partire da settembre inizierà la ricostruzione

L’ex complesso Palazzetti, noto come “Hotel Gomorra”, sta per scomparire del tutto.
Continuano i lavori di demolizione di quello che era stato definito l’ecomostro di Ponte San Giovanni.
Rimangono ancora in piedi gli ultimi due piani dell’edificio prospiciente la rampa della superstrada diretta a Perugia, ma entro il mese di agosto anche quelli verranno demoliti del tutto.
Si procede come da programma, fino ad arrivare a sgomberato il cantiere dalle macerie e dunque a partire da settembre inizierà la ricostruzione.

Al posto dei palazzoni alveare nascerà un quartiere ecosostenibile destinato ad ospitare case popolari, negozi, un asilo e piste ciclabili che si estenderanno fino alle rive del Tevere. La riqualificazione dovrebbe essere completata entro febbraio 2026.

Questo edificio era stato costruito con l’intenzione di fare grandi affari, ma ora è destinato a cambiare volto.
Entro due anni, al posto di quello che l’ex sindaco Andrea Romizi aveva definito una “scelta inaccettabile di città”, sorgeranno 34 appartamenti di edilizia residenziale pubblica, sette ville urbane in legno, un asilo e sette negozi. Inoltre, verrà realizzata una casa della musica e spazi per gli studenti. al parco della musica sino al laboratorio didattico del parco archeologico dei Volumni oltre a spazi aperti di relazione, a cominciare da quella che sarà chiamata piazza Margaritelli. Oltre ai 34 appartamenti di Ater e all’asilo, ci sarà un laboratorio didattico del parco archeologico dei Volumni di duecento metri quadrati con un’area verde rialzata, oltre a spazi aperti di relazione, a cominciare da quella che sarà chiamata piazza Margaritelli. Inoltre, verranno realizzati diciassette spazi chiusi che verranno utilizzati per le associazioni di quartiere. Al piano interrato ci saranno parcheggi sia pubblici che privati.

L’intervento ha un valore di oltre 24 milioni di euro con un importo dei lavori di 17 milioni. Sul piatto ci sono 14,4 milioni di euro finanziati con il Pnrr, 1,9 milioni di fondi Foi (Fondo avvio opere indifferibili), un finanziamento del Comune di Perugia di 500mila euro, un finanziamento Ater di 5 milioni e Fondi per lo sviluppo e la coesione 2021-2027 da due milioni di euro. Un progetto che rappresenta inequivocabilmente un passo importante verso un futuro più sostenibile per Ponte San Giovanni e per la città di Perugia.

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