Rinvenuta una intera galleria con ritratti di bambini in tenera e tenerissima età in inequivocabili pose sessuali

Continua a far clamore la storia del pedofilo arrestato per aver commesso abusi su una bambina di 6 anni in un camping a Magione. Quando è stato arrestato si è permesso anche di spruzzare uno spray al peperoncino sul volto dei militari che lo dovevano condurre in galera.
Il brutale atto è accaduto il giorno di Ferragosto quando il soggetto si è permesso di accanirsi su una bambina dopo aver giocato con lei nella piscina del campeggio dove lui faceva l’animatore. Al giudice durante l’interrogatorio di garanzia ha confessato che si era spogliato nudo davanti a lei e che si era spinto fino a violarla. Poi il Dna di Gabriele Priori è stato preso da una bottiglietta d’acqua sequestrata nel bungalow e confrontato con le tracce di saliva isolate sulle mutandine del costume della piccola vittima. Così gli inquirenti non hanno avuto dubbi sulle prove del fattaccio.
Adesso, (come riporta La Nazione) dopo ulteriori indagini emerge che nel telefonino di Gabriele Priori, 33enne originario di Jesi, ci sono 337 pagine catalogate in due raccolte, ricolme di immagini pedopornografiche. Una intera galleria con ritratti di bambini in tenera e tenerissima età in inequivocabili pose sessuali. Quando gli inquirenti coordinati dal pm Mario Formisano hanno scoperto questo archivio isolato dai consulenti informatici della Procura di Perugia, è evidentemente emerso “uno spaccato estremamente allarmante della devianza pedofila dell’indagato”.
L’esito di questi accertamenti è stato depositato il 17 ottobre e da quel momento la Procura ha poi operato per procedere all’arresto dell’uomo, proprio per evitare che potesse tornare a molestare minori, come già aveva fatto in passato senza trovare freni alla sua “attrazione incontrollabile nei confronti di bambini piccoli”.
Sì perché Priori è già recidivo, da tre anni aveva l’obbligo di stare alla larga dalle scuole, eppure ad agosto era riuscito a farsi assumere con un contratto stagionale da animatore turistico in un campeggio sul Lago Trasimeno, presentando un curriculum falso.

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