Secondo le stime dell’Ufficio Studi di Confcommercio quest’anno ogni famiglia spenderà in media 202 euro per un valore complessivo di 3,2 miliardi di euro

Il primo sabato di luglio partirà in tutta Italia, ad eccezione della Provincia autonoma di Bolzano, la stagione degli sconti per l’estate.
Secondo le stime dell’Ufficio Studi di Confcommercio, quest’anno per l’acquisto di capi scontati ogni famiglia spenderà in media 202 euro, pari a 92 euro pro capite, per un valore complessivo di 3,2 miliardi di euro.

Per quel che riguarda le vendite, da segnalare le varie iniziative promosse sull’intero territorio nazionale da Federazione Moda Italia come “Saldi Chiari e Sicuri”, “Saldi Trasparenti”, “Saldi Tranquilli”.

Il presidente di Federazione Moda Italia-Confcommercio, Giulio Felloni, ha sottolineato che “questi saldi rappresentano per i consumatori un’opportunità da non perdere perché potranno acquistare prodotti di moda e di qualità con un’ampia scelta visto che i negozi sono particolarmente riforniti. Il comparto della moda si sta avviando verso decisioni e scelte essenziali per il prossimo futuro in un rapporto di filiera. È una data importante che coincide con un momento di difficoltà per il fashion retail”. “Ogni giorno in Italia – ha detto Felloni – chiudono 24 negozi di moda e ne riapre soltanto la metà e questo ci fa molto preoccupare. Sicuramente operiamo in un mercato dove sarà necessario mantenere le stesse regole per tutti”.

Anche in Umbria la data di inizio dei saldi estivi è stata confermata per il 6 luglio, primo sabato del mese. La durata dei saldi sarà di 60 giorni, e terminerà il 3 settembre.
In Umbria, in conformità con la legge regionale numero 10 del 2014, sarà possibile effettuare vendite promozionali anche nei 30 giorni precedenti l’inizio dei saldi.

L’Assessore regionale allo Sviluppo Economico, Michele Fioroni, ha comunicato questa decisione, in linea con le deliberazioni della Commissione Sviluppo Economico della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome.
Fioroni ha inoltre confermato per il 2024 le date dei saldi di fine stagione, come previsto nell’Intesa del 24 marzo 2011 e integrato con il documento unitario approvato dalla Conferenza il 7 luglio 2016.

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