Si tratta di una suora e di una maestra in servizio in una scuola materna del Perugino

Si è aperto ieri il processo a carico di due docenti, una suora e una maestra in servizio in una scuola materna del Perugino.
Le due donne, rispettivamente di 75 e 57 anni, sarebbero accusate di abuso di mezzi di correzione, di aver “maltrattato“ otto bambini dai 3 ai sei anni. Le due donne sono difese dagli avvocati Diego Duranti e Flavio Grassini.
I bambini, secondo l’accusa sostenuta dal pm Casucci, venivano colpiti «con scappellotti e ’nocchini’, venivano strattonati “per redarguirli”, e venivano anche tenuti in  isolamento e attesa in piedi per lungo tempo, anche in stanze al buio o nei bagni». Tutto questo «nonostante li sentissero piangere e urlare per lo sconforto».

«L’esercitare pressione sulle mani dei bambini con forchette o confinarli in bagno per non aver avvisato di impellenti bisogni fisiologici». C’era anche questo tra le «punizioni eccessive» 
Un inferno che aveva portato nei piccoli «manifestazioni patologiche» come diarrea, sindrome da stress e attacchi di pianto irrefrenabile.

I  genitori degli 8 bambini si sono costituiti parte civile tramite gli avvocati Gabriele Magrini, Giuseppe De Lio e Delfo Berretti.
Un perito si occuperà di trascrivere le intercettazioni disposte nel corso delle indagini. E quanto è stato deciso nel corso dell’udienza ieri, oltre all’ammissione delle prove. Si torna in aula il 10 dicembre.

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