Sanzionato il titolare di un’azienda: rischia fino a 40mila euro di multa

I Carabinieri Forestale sono da settimane impegnati in una campagna mirata ad effettuare controlli sui corsi fluviali ai fini della prevenzione del dissesto idrogeologico, per ridurre i potenziali pericoli per i cittadini derivanti da frane, alluvioni e smottamenti e a tutelare il territorio da abusivismi urbanistico-edilizi.

In uno dei controlli effettuati dalla Stazione Carabinieri Forestale di Campello sul Clitunno sono emerse irregolarità nei pressi del torrente Puglia nel comune di Gualdo Cattaneo (Pg).

Ogni fiume e torrente della regione è stato suddiviso in tratti, aste fluviali, che ogni settimana vengono controllati e scandagliati dai militari fino a percorrere a piedi lungo le sponde, tutti i fiumi presenti sul territorio.

In uno di questi controlli veniva rilevata la presenza di un pozzo non segnalato che meritava ulteriori accertamenti. Dall’indagini effettuate in Regione dai militari e grazie all’ausilio dell’orto foto, emergevano numerose irregolarità amministrative.

Al presunto responsabile, titolare di azienda, viene contestata l’assenza di provvedimento autorizzativo o concessorio rilasciato dalla Regione Umbria. Risultava inoltre, che le acque del pozzo venivano utilizzate per uso extradomestico, cioè per la lavorazione dell’azienda. Il pozzo, inoltre, risultava privo di contatore volumetrico utile al calcolo dell’acqua prelevata, da cui emergeva il mancato pagamento del canone annuale basato sui metri cubi prelevati.

La materia degli attingimenti è normata dall’art 17 del Regio Decreto 11 dicembre 1933 per cui a carico del proprietario del terreno è stata elevata una sanzione amministrativa da 4.000 euro a 40.000 euro. Sarà poi cura della Regione Umbria quantificare l’esatto importo da applicare in base alle violazioni emerse e alla relazione presentata dai forestali.

Share.

Leave A Reply