Tra le città con oltre 150 mila abitanti Perugia è alla nona posizione
Secondo una classifica aggiornata dall’Unione dei consumatori la nostra regione risulterebbe essere al quarto posto nella classifica delle regioni più care d’Italia per aumento del costo della vita , con una crescita dei prezzi del 6,4% che comporterebbe, a famiglia, un aumento annuo che varia da 1.503,00 euro sino a due persone e 2.379,00 euro per un nucleo di quattro persone.
Nella classifica dei capoluoghi e delle città con più di 150 mila abitanti, Perugia si attesterebbe alla nona posizione con un’inflazione annua al 6,5% e una maggiore spesa per famiglia che va da 1.550,00 euro anno sino a due persone e 2.439,00 anno per un nucleo di quattro persone.
Secondo un ‘indagine effettuata da Codacons “Il costo della vita è estremamente diversificato sul territorio, con le città del Sud che risultano mediamente più economiche rispetto al Nord Italia”, In una inetrvista del 22 Gennaio il presidente di Codacons Carlo Rienzi affermava che “gli aumenti delle bollette di luce e gas stanno determinando nelle ultime settimane rincari a cascata dei prezzi al dettaglio, a causa dei maggiori costi per imprese e attività che vengono scaricati sui consumatori attraverso rialzi dei listini” . Quanto affermato dal presidente Codacons in parte è vero, ma è anche valida la tesi valida che sono in molti ad approfittarne della situazione attuale causata dalla guerra tra Russia e Ucraina, per speculare sui prezzi che creano rincari più o meno giustificati.
Dall’indagine di Codacons sul costo della vita nelle principali città italine si evince, mettendo a confronto prezzi e tariffe di un paniere di beni e servizi che va dalla carne all’ortofrutta,al pane , alla pasta, passando per dentisti, parrucchieri e bar, emerge che Milano si conferma la città italiana dove la vita costa di più, Napoli la più economica sul fronte della spesa alimentare, mentre Pescara risulta la più conveniente sul fronte delle tariffe dei servizi.
Per quanto riguarda il comparto alimentare, a Milano per mangiare occorre spendere in media il 47% in più rispetto a Napoli: per l’acquisto di un paniere composto da ortofrutta, carne, pesce, pane, ecc. sotto la madonnina si spendono in media 99,24 euro, contro i 67,58 di Napoli – analizza il Codacons – La città partenopea, tuttavia, è quella con la tariffa dei rifiuti più alta d’Italia (507,96 euro), il 148% in più rispetto a Trento, dove per la Tari si pagano appena 205 euro.
La situazione si ribalta al bar: Trento vanta il caffè più salato (in media 1,24 euro l’espresso), seguita da Trieste (1,14 euro) e Bologna (1,13 euro), contro una media di 0,82 euro a tazzina a Catanzaro.
Bari la città dove, per una donna, costa di più farsi tagliare i capelli (26,48 euro contro gli 11,80 euro di Napoli), e se si vuole portare una gonna in lavanderia occorre spendere il record di 7,49 euro a Trieste – spiega ancora il Codacons – In caso di problemi ai denti, meglio risiedere a Palermo: qui per un otturazione si spendono circa 66 euro, contro i 174 euro di Aosta. Una visita privata dal ginecologo costa di meno al sud (80 euro a Napoli, 95 euro a Catanzaro), contro i 155 euro di Trento e Milano.
La classifica Classifica 2021 delle città italiane più costose
Ecco la classifica dettagliata delle città italiane più costose elaborata dal Codacons su dati del Ministero dello Sviluppo Economico. Il totale dei costi in euro, riferiti all’ultimo trimestre del 2021, è dato dalla somma dei generi alimentari e dei beni e servizi inseriti nel paniere.
Milano: 835,65
Napoli: 816,75
Cagliari: 800,50
Genova: 793,47
Bologna: 789,42
Roma: 784,49
Torino: 778,05
Aosta: 775,35
Venezia: 774,49
Trieste: 726,68
Bari: 724,18
Trento: 719,86
Perugia: 718,75
Firenze: 669,23
Palermo: 639,28
Catanzaro: 609,32
Pescara: 588,72