Nel report di Cittadinanza Tribunale del malato, l’Umbria raggiunge 20 giorni di attesa per una chemioterapia, ma la situazione migliora, e rientra nella media italiana, per gli interventi di tumore (mammella, polmone, utero) .
Servizio completo sul Corriere dell’Umbria 24 ottobre 2018
Intanto l’Assemblea legislativa della Regione ha deciso all’unanimità di rinviare in Terza commissione la mozione del consigliere Marco Squarta (Fdi – portavoce centrodestra) che impegna la Giunta regionale ad “individuare le risorse necessarie per attivare anche nelle aziende sanitarie umbre dei programmi di abbattimento delle liste d’attesa che prevedano l’erogazione di visite ed esami diagnostici fino alle 24 nei giorni feriali, e nei pomeriggi del sabato, riconoscendo premialità e compensazioni per gli operatori coinvolti in tali attività”.
Dopo una serie di interventi, il relatore ha accolto la proposta di rinvio, con l’impegno che un nuovo proposto, articolato e condiviso, venga licenziato dall’organismo consiliare entro il 30 novembre.
Illustrando l’atto di indirizzo Squarta (nella foto sopra) ha spiegato che “con 5 milioni di euro potremmo mettere a punto un investimento intelligente nella sanità pubblica. Questo denaro, irrisorio se pensiamo che il bilancio regionale destina al capitolo della sanità un miliardo e mezzo di euro, sarà utile a pagare l’attività ‘extra-time’ delle diverse figure professionali che vorranno garantire la loro presenza per offrire il servizio in orari prolungati, quando, normalmente, ambulatori e laboratori sono chiusi. In questo modo ridurremo drasticamente le infinite liste d’attesa. Le visite potrebbero essere fatte tutti i giorni fino alla mezzanotte e anche il sabato pomeriggio. Così verrà consentito ai pazienti che lavorano di ottenere esami in orari diversi rispetto a quelli istituzionali ai quali siamo abituati. Al call center, esattamente come accade ora, si potranno prenotare gli appuntamenti avendo la certezza di trovare disponibilità maggiori e tempi d’attesa chiaramente più brevi. Il servizio infatti, come è stato deliberato già in Toscana, verrebbe garantito fino a tarda sera per i cinque giorni feriali più il sabato, con un abbattimento colossale e, con ogni probabilità risolutivo, dei tempi di attesa”.