Quindici ex consiglieri del Comune di Spoleto commissariato hanno ufficializzato le proprie dimissioni. Si tratta del gruppo degli esponenti di Lega, Fratelli d’Italia e Pd che l’11 marzo scorso aveva votato a favore della sfiducia dell’ormai ex sindaco Umberto De Augustinis, decretando di fatto lo scioglimento dell’assemblea eletta nel 2018 e il fallimento della prima amministrazione comunale dei partiti di centrodestra.
La mossa dei 15 arriva alla vigilia dell’udienza con cui il Consiglio di Stato chiamato a pronunciarsi sulla richiesta di sospensiva sia del voto di sfiducia che del commissariamento dell’ente formulata dagli avvocati di De Augustinis, ossia Salvatore Taverna e Sandro Amorosino, per congelare gli effetti dei provvedimenti in questione, che a loro dire sono illegittimi.
In questo senso, con le dimissioni depositate in Comune i 15 consiglieri intenderebbero prevenire l’eventuale accoglimento da parte del Consiglio di Stato della richiesta di sospensiva di De Augustinis, vale a dire, almeno in linea teorica, che se anche la decisione dei giudici permettesse al sindaco di tornare in municipio qui non ci sarebbe più la maggioranza dei 24 consiglieri eletti tre anni fa.
Conseguentemente gli avvocati Massimo Marcucci e Giuseppe Caforio, che rappresentano i tre consiglieri comunali controinteressati che si sono costituiti in giudizio, si tratta di Marco Trippetti (Pd), Antonio Di Cintio e Paola Vittoria Santirosi (entrambi di Fratelli d’Italia), hanno proceduto a integrare le memorie depositate al Consiglio di Stato.