Francesco De Rebotti, Massimiliano Presciutti e Alessandro Torrini, hanno presentato esposti alla commissione di garanzia e alla commissione del congresso regionale del Pd contro il compagno concorrente Tommaso Bori. Tutti e quattro sono candidati alla massima carica regionale Dem, ma l’uomo da battere è uno: Tommaso Bori. Eletto al primo colpo in Consiglio regionale scavalcando le gerarchie con i numeri delle urne. I tre sono accomunati dall’avversione a Bori. Contro il quale hanno presentato nelle scorse ore esposti alla Commissione di garanzia per l’iniziativa di sabato del consigliere regionale, a quanto sembra “targata” impropriamente Pd. Censura dagli organi di controllo, ma alla fine esauritasi con un nulla di fatto. Così come si è risolta nel nulla la polemica sulla disponibilità degli elenchi degli iscritti.
La vera incognita, con meno di 6mila iscritti chiamati ad esprimersi nei Circoli per indicare i delegati (stile presidenziali Usa) è se il 7 novembre si arriverà ad una conta che veda uno dei quattro candidati ad assicurarsi il 50% + 1 dei voti, necessari per essere acclamato dall’Assemblea nuovo segretario del Pd umbro. Altrimenti, si dovrà ricominciare tutto daccapo.