Alla fine del maggio scorso alcuni organi di informazione hanno riportato la notizia della chiusura delle indagini preliminari inerenti un procedimento penale che ha coinvolto anche l'arcivescovo Vincenzo Paglia, presidente del Pontificio Consiglio per la famiglia, per fatti accaduti quando era Vescovo di Terni Narni Amelia.
Dopo la conclusione delle indagini preliminari, il magistrato inquirente ha formulato la richiesta di proscioglimento per la totale estraneità del vescovo in relazione ai fatti contestati. Nel decreto di archiviazione del Gip Simona Tordelli definisce “certa la totale estraneità” di monsignor Paglia “il quale, anzi, risulta avere agito sempre nell’espletamento del suo mandato pastorale con l’unico meritorio obiettivo di assicurare alla realtà cittadina un riscatto in termini sociali e culturali”.
“Ho sempre confidato nel lavoro della magistratura – commenta monsignor Paglia – quando seppi della chiusura delle indagini che mi riguardavano dissi che credevo anche nella “giustizia terrena”. Prendo atto con grande soddisfazione della decisione presa dal magistrato inquirente che sancisce la mia totale estraneità ai fatti contestati o a eventuali altri illeciti. Termina così per me un non facile periodo di prova. Ringrazio coloro che hanno contribuito all’emergere della verità e i tanti che mi sono stati vicini in questo tempo con amicizia e fiducia. Sono certo che un approccio all’intera vicenda più sereno e disteso aiuterà il popolo cristiano di Terni Narni Amelia a continuare il suo impegno evangelico e a vivere con intensità l’anno giubilare della Misericordia”.
Da parte della Comunità diocesana di Terni – Narni + stato diffuso il seguente documento: “La comunità diocesana prende atto con soddisfazione dell’archiviazione del procedimento nei confronti di mons. Vincenzo Paglia, vescovo emerito della diocesi di Terni-Narni-Amelia.“Abbiamo sempre avuto fiducia nella buona fede dell’operato del vescovo Paglia riguardo alla vicenda della compravendita del castello-convento di San Girolamo, e ora gioiamo nel vedere riconosciuta, dall’autorità giudiziaria, l’estraneità dai fatti che gli erano stati contestati. “Molti, nei due anni trascorsi, hanno dimenticato che una persona è innocente fino a sentenza definitiva.”
L’avvocato Morcella che assiste monsignor Paglia ha detto “Occorre lettura più completa anche su conti Curia» A commentare l’archiviazione è direttamente il legale che assiste monsignor Paglia, l’avvocato Manlio Morcella: «Massima soddisfazione perché sia con la richiesta di interrogatorio che attraverso la produzione di una memoria documentale particolarmente ricca siamo riusciti a dimostrare con sufficiente agevolezza la completa estraneità del vescovo. Del resto – prosegue l’avvocato – il presule ha semplicemente fornito l’indicazione di partecipare alla gara per l’acquisto di un immobile che era già stato giudicato d’interesse della Diocesi dal suo predecessore, il vescovo Franco Gualdrini, ma poi monsignor Paglia non ha più conosciuto gli sviluppi della gara». Ma l’occasione è anche buona per affermare: «Al di là del caso penalistico – dice Morcella – occorrerebbe anche una lettura più completa sui conti della Curia alla luce dell’attento e puntuale accertamento compiuto e da cui emerge come durante la fase di Paglia si sia straordinariamente implementato il valore patrimoniale e immobiliare della Diocesi, ben oltre l’esposizione debitoria”