Rudy Guede è stato affidato ai servizi sociali. L’ivoriano, 34 anni, da 13 in carcere per l’omicidio della studentessa londinese Meredith Kercher, è uscito dal carcere viterbese di Mammagialla.
Dal 2007 dietro le sbarre per concorso in omicidio, violenza sessuale e furto, Guede è l’unico condannato dei tre imputati per la morte della giovane inglese, avvenuta la notte del primo novembre del 2007 a Perugia, nell’appartamento che Meredith condivideva con altre due studentesse italiane e una americana, Amanda Knox.
Guede, che si è laureato in Lettere, già da tempo ha ottenuto la semilibertà.
Da oggi andrà a lavorare per la Caritas Diocesana e alloggerà in un appartamento del viterbese. Nei mesi scorsi Guede ha usufruito di un permesso speciale legato per la prevenzione dei contagi Covid fra detenuti.
Al suo legale, Fabrizio Ballarini, ha detto solo «grazie». «Sono molto soddisfatto del provvedimento» spiega il penalista. «L’istanza di affidamento ai servizi sociali – spiega Claudio Mariani del Centro Studi Criminologici di Viterbo – è stata concessa dal Tribunale di Sorveglianza di Roma in considerazione del percorso didattico e umano che Rudy ha seguito durante i suoi 13 anni di detenzione».
Per il magistrato che ha accolto l’istanza presentata da Ballarini, Guede è stato protagonista di un percorso di reinserimento sociale «particolarmente avanzato».