Un cartellone ricco di novità provenienti dai quatro angoli della terra. Emma Dante porterà ‘La scortecata’ da ‘Lo cunto de li cunti’, Roberto Bolle e Fiorella Mannoia in concerto, e poi il re delle arti marziali Jackie Chan e i suoi 11 Warriors. Il Festival dei due mondi di Spoleto festeggia le sue prime 60 edizioni, dieci per il direttore artistico Giorgio Ferrara, e torna, dal 30 giugno al 16 luglio, con 17 giorni di spettacoli, 90 titoli e 174 aperture di sipario, più un volume, una mostra diffusa e una tavola rotonda in occasione del compleanno. ”Avremmo voluto un’edizione ancora più celebrativa”, dice Ferrara, che firma anche la regia dell’apertura, con il Don Giovanni di Mozart diretto dal maestro James Conlon su scenografie di Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo. ”Ma la natura maligna che ha segnato il centro Italia – spiega – ci ha convinto a dedicare più sforzi a chi è stato colpito”. Con la produzione del Requiem di Silvia Colasanti ”per onorare le vittime del sisma”, ospitando il Coro S. Benedetto di Norcia e ”aumentando il prezzo dei biglietti del concerto finale: la parte in più andrà al Comune di Spoleto”. La star più attesa è sicuramente il Maestro Muti che al Festival è venuto solo un’altra volta ”per un evento privato”. Il programma che eseguirà con l’Orchestra giovanile Luigi Cherubini da lui fondata, dice Ferrara, ”secondo indiscrezioni sarà Beethoven e Verdi”. Forte delle ”80 mila presenze del 2016”, quest’anno il Festival vanta anche un protocollo d’intesa con la Cina, di cui ospiterà l’omaggio a Dario Fo con un Aveva due pistole con gli occhi bianchi e neri, in cinese, diretto da Meng Jinghui.

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