Di Alberto Laganà – Dura presa di posizione del sindaco di destra di Foligno Stefano Zuccarini contro un presidente di Regione non eletto da nessuno e che dovrebbe occuparsi di conduzione ordinaria degli affari correnti. E’ evidente che le sue decisioni non hanno alcun valore ma servono solo a guastare i rapporti tra i vari comuni umbri di centrodestra per cercare di seminare zizzania e spingere i loro abitanti a cadere di nuovo nelle braccia del Pd sommerso dalla crisi di Concorsopoli.
Operazioni di una bassezza che la dicono lunga sul degrado morale e sociale di un partito che dovrebbe rappresentare la sinistra.
Dice Zuccarini “sul trasferimento della sede legale della Usl2 da Foligno – dove era in via del tutto provvisoria – a Terni, in via definitiva, occorre fare chiarezza: la presidente della Regione Umbria si è dimessa a seguito dello scandalo giudiziario di Sanitopoli, ed ora – spiega il sindaco di Foligno, Stefano Zuccarini – il presidente facente funzioni è l’ex vicepresidente Paparelli di Terni.
Un ternano, pezzo da novanta del Partito Democratico umbro e ternano. Luca Barberini, sempre a causa dello scandalo Sanitopoli, si è dimesso dal ruolo di assessore regionale alla Sanità, in quanto coinvolto nell’inchiesta in corso.
Foligno ha così perso l’unico rappresentante che aveva nella giunta regionale, per l’appunto, alla Sanità. In vista delle ormai imminenti elezioni regionali anticipate di autunno – prosegue Zuccarini – ecco che l’attuale presidente facente funzioni si è ritrovato il campo libero, scegliendo così la sua Terni, con una chiarissima e smaccata operazione elettorale, dettata dal furbesco tornaconto personale.
E’ un atto di stretta competenza regionale, fatto da una giunta decimata da Sanitopoli, che piuttosto dovrebbe pensare soltanto alla mera ordinaria amministrazione, in vista di nuove elezioni. Un caso, tutto interno alle schermaglie elettorali dello stesso Partito Democratico.
Cercare ora di scaricare le colpe sull’attuale amministrazione comunale di Foligno – sostiene il primo cittadino folignate – è davvero paradossale, non accettiamo lezioni da parte di chi si è dimesso da assessore alla Sanità perché coinvolto in Sanitopoli. Siamo di fronte ad una giunta regionale ed un Pd ormai agli sgoccioli, che cercano solo di ‘avvelenare i pozzi’ in preda allo sbando”.
Gli elettori di Terni e di Foligno non cadranno nella trappola e daranno al signor Paparelli ed alla sua corte dei miracoli quello che si meritano, una solenne bocciatura elettorale per poter così poi gestire la sanità, non attraverso la spartizione di poltrone, ma seguendo le necessità dei cittadini umbri.