Sono 125 i dipendenti dello stabilimento Perugina di San Sisto che hanno già firmato la lettera di dimissioni, accettando la buonuscita che equivale ad un assegno da 60mila euro.
Cifra lorda, che senza tasse diventa 47mila euro. E c’è chi già si sta riorganizzando per il futuro. Così come rivela il Messaggero, ci sono ex dipendenti che scegliendo di uscire e dunque di mettere in tasca una cifra comunque consistente, intendono investirla per delle attività commerciali. Come per esempio una coppia che ha scelto di uscire insieme e che ora proverà a gestire una tabaccheria dalle parti di Marsciano.
Ma per aiutare gli ex-operai a decidere cosa fare Nestlé ha messo a disposizione una società di consulenza. Esperti del mercato del lavoro incaricati di spiegare che, ad esempio, un negozio di articoli sportivi ha maggiori possibilità di successo rispetto all’ennesima pizzeria o che una cioccolateria potrebbe non essere una grande idea paragonata ad un’officina meccanica.