“E' sbagliato parlare di emergenza criminale a Roma. Si tratta di una situazione permanente, che si manifesta fin dagli anni ''70”.
Lo ha detto a Voci del Mattino, su Radio1 Rai, il procuratore della Repubblica di Perugia, Luigi De Ficchy, parlando dell'inchiesta su “Mafia Capitale”. “La presenza mafiosa a Roma non deve suscitare alcuno stupore – ha osservato il magistrato – è un fatto di enormi proporzioni, perché riguarda la Capitale d''Italia, certo, ma è un fenomeno che affonda le sue radici nel passato.Io ho curato le indagini che riguardavano la banda della Magliana. Adesso, erroneamente, si fa intendere che quella organizzazione criminale prosegua la sua opera, mentre ha cessato di vivere nel 1984, proprio a seguito della mia indagine”; ma “sul territorio sono rimasti elementi e gruppi che, a forza di essere sottovalutati, si sono infiltrati decisamente negli ambiti economici, finanziari e amministrativi.Questo l'ho detto e scritto tante volte, negli oltre 16 anni in cui sono stato alla Procura nazionale antimafia, basandomi sull'ottimo lavoro svolto dalle procure di Napoli, di Reggio Calabria, e anche della direzione distrettuale di Roma.
Ricordo – ha detto De Ficchy – una mia audizione nel 2005 alla commissione sicurezza della Regione Lazio, in cui parlai apertamente di queste attività mafiose sul territorio romano e vidi in chi mi ascoltava una sorpresa e uno stupore assolutamente fuori luogo.”