Legambiente ha presentato i risultati del monitoraggio scientifico nei laghi dell’Umbria. Le analisi del laboratorio mobile di Legambiente hanno riscontrato oltre i limiti di legge tre punti su cinque sul lago Trasimeno ed uno su due sul bacino di Piediluco.
“L’obiettivo del monitoraggio di Goletta dei Laghi è quello di individuare i punti critici con particolare attenzione alle situazioni in cui intravediamo un rischio più elevato di inquinamento, così come viene indicato dal decreto legislativo 116/2008 – commenta Giorgio Zampetti, responsabile scientifico nazionale di Legambiente – e analizziamo il carico batterico derivante da scarichi non depurati che minacciano la qualità delle acque.
“Anche nel caso dei laghi Trasimeno e Piediluco, dunque, l’attenzione è stata focalizzata soprattutto alle foci e in tratti “sospetti” individuati grazie al lavoro dei circoli di Legambiente e alle segnalazioni dei cittadini. In particolare abbiamo individuato alcune situazioni che, seppur non comprese nelle aree di balneazione monitorate dall’Arpa, presentano criticità messe in evidenza dalle nostre analisi. I rilievi del laboratorio mobile di Legambiente quindi non si sostituiscono a quelli degli enti istituzionalmente competenti ma vogliono integrarli con una fotografia puntuale.”
Per il Trasimeno, fortemente inquinato risulta il campione prelevato alla foce del canale di scarico del depuratore di Tuoro/Passignano. Inquinati a Castiglione del Lago la foce del torrente Paganico e a Tuoro sul Trasimeno la foce del fosso Venella. Valori entro i limiti per il punto alla foce del torrente Anguillara a Castiglione del Lago e per il punto sul lungolago Alicata a San Savino di Magione all'altezza dell'incrocio con via Puletti.
A Piediluco, se il campione prelevato sul lungolago Armeni all'altezza di piazza della Repubblica passa l'esame, risulta inquinato a Braccio Ponticelli quello alla foce del canale a sinistra del Rio Medio Nera.
“I risultati del monitoraggio non mettono in secondo piano le eccellenze e le buone pratiche presenti intorno al bacino del Trasimeno, ma accendono spie su alcuni problemi che è importante non sottovalutare – dichiara Alessandra Paciotto, presidente di Legambiente Umbria – In particolare, significativo il dato negativo allo scarico del depuratore di Tuoro e Passignano dove è stato rilevato un livello di contaminazione molto elevato. Anche la carica batterica del campione prelevato a Piediluco è oltre i limiti, inquinamento attribuibile al sistema di depurazione del piccolo centro lacustre. Abbiamo fatto una prima ed immediata verifica con Arpa Umbria e ci è stato comunicato che, almeno per quel che riguarda il canale di uscita del depuratore di Passignano/Tuoro, l’impianto, nei giorni precedenti al monitoraggio, era in manutenzione”.
La stessa criticità rivelataci dall’Arpa quest’anno, però era segnalata anche nella relazione sulla depurazione civile in Umbria dell’ottobre 2013 (dati riferiti al 2012) che per lo stesso depuratore evidenziava un dato di ben 69000 UFC/100ml, molto superiore al limite di 5.000 UFC/100ml previsto per gli scarichi depurati dal Dlgs 152 del 2006. Oltre questo, nello stesso documento, sono citati come “fuori limite” anche gli altri 13 depuratori umbri di consistenza nominale maggiore a 10000 abitanti equivalenti e nel PTA viene data conferma del fatto che “la qualità ecologica di gran parte del reticolo idrografico umbro risulta compromessa dal parametro Escherichia Coli”.
“Un dato che richiama con urgenza un intervento strutturale sulla depurazione. Per questo chiediamo ai Comuni del Trasimeno, alla Provincia e alla Regione di intervenire immediatamente per individuare e risolvere le cause di questi fenomeni di inquinamento, che dipendono in gran parte dai già noti problemi al sistema depurativo, ma possono essere imputabili anche alla presenza di allevamenti zootecnici intensivi. I risultati del monitoraggio di Goletta dei laghi ribadiscono come non si possa abbassare l'attenzione nella salvaguardia dei nostri bacini lacustri, anche in questa stagione in cui il Trasimeno, grazie al recupero dei livelli idrici, è di una straordinaria bellezza e non ci sono state le manifestazioni di fioriture algali dovute all’eutrofizzazione del lago di Piediluco ”.