Vista la totale assenza di comunicazione, vorremmo chiedere al Sindaco se le voci che ci sono giunte, rispetto a questa emergenza inquinamento dell’acqua potabile, siano reali o presunte:
e’ vero che a causa della siccità la VUS ha attivato dei pozzi da emungimento che normalmente non vengono utilizzati per fornire acqua all’acquedotto di acqua potabile? Questi pozzi sarebbero, stando alle voci ufficiose raccolte, dislocati nella zona di S. Nicolò? Vi è chi ci dice che in letteratura sia noto che, attivare pozzi da emungimento in zone di campagna e prossimi a corsi d’acqua (la Marroggia), può dare luogo ad acque con valori di inquinanti fuori dalla norma.
Sembra che siano state sufficienti le prime piogge per introdurre sostanze inquinanti all’interno della falda (le falde di questi pozzi sono molto superficiali, 15-30 metri).Attualmente sarebbero stati isolati questi pozzi e l’acqua che viene distribuita viene dall’acquedotto dell’Argentina (acqua di sorgente – diversa dall’acqua di pozzo). Il problema è che non si è usciti, in realtà, dall’emergenza siccità e quindi questo acquedotto non sarà in grado di supportare tutta la portata necessaria per dissetare tutte le utenze. La scelta probabilmente sarà tra sospendere l’erogazione dell’acqua in queste zone e provvedere con approvvigionamenti tramite mezzi alternativi (autobotti comprese), oppure attivare i pozzi di S. Giacomo che però è risaputo che siano inquinati da nitrati (S. Giacomo è classificata “zona inquinata da bonificare” dalla mappatura della Regione Umbria).
Attualmente, dopo ripetute sollecitazioni, il Sindaco ha attivato l’ufficio di Protezione Civile per fornire informazioni ai cittadini.L’ufficio sanitario della VUS, da contatti informali, avrebbe inizialmente sdrammatizzato sui reali effetti sanitari di questo tipo di inquinamento, mentre i responsabili della ASL avrebbero informato che, nel caso di soggetti adulti in buono stato di salute, gli effetti posso limitarsi ai fenomeni classici di una infezione intestinale, mentre in soggetti con patologie croniche dell’apparato digerente o in bambini, gli effetti posso essere anche gravi. Non abbiamo avuto per ora informazioni specifiche sulla reale natura dell’inquinamento batteriologico.
Si dice di invitare a sentire direttamente la Protezione Civile