Si è inaugurato questa mattina anche in Umbria l’anno giudiziario che ha confermato le problematiche ed i numeri dellle attività svolte nei tribunali della Regione.
Tra i fenomeni delle attività illegali si è parlato di terrorismo ma, secondo il capo della Procura “Fausto Cardella ” la nostra regione è potenzialmente soggetta al rischio dei jihadisti individuali che oggi prevale su quello costituito da tradizionali formazioni estremistiche di diverso segno ideologico.
All’inaugurazione si è parlato anche del crescente fattore dell’inserimento della camorra secondo cui -Il procuratore Cardella – ha detto che ” Nel distretto umbro sono operative proiezioni delle organizzazioni mafiose tradizionali, soprattutto di matrice ‘ndranghetista e camorrista della Sicilia”.
Il procuratore sostiene che ” dalle ultime inchieste emerge che le mafie sono riuscite a infiltrarsi in alcuni settori dell’economia legale utilizzando i bilanci delle imprese in crisi per ripulire il denaro sporco, in modo particoare in settori edili , o nella gestione dei rifiuti e nella ristorazione. Ad avviso di Cardella nella nostra Regione “manca un vero radicamento delle consorterie e questo grazie anche grazie al comportamento virtuoso – ha sottolineato- dei cittadini che si fidano dello Stato e denunciano”
Particolare attenzione è stata indicata anche al problema della Droga il cui flusso sta calando, grazie ai successi raggiunti nella lotta contro i Pusher .E negli ultimi anni sono diminuiti gli arresti per spaccio e le morti per overdose con una evidente differenza tra i 23 casi avvenuti nel 2011, ai 9 registrati nel 2016.
Parlando di vecchia esposizione al pericolo nella zona del Centro storico del fenomeno droga, è emerso, dal Presidente della Corte d’appello, Mario Vincenzo D’Aprile, che gli spacciatoti hanno abbandonato il centro, orientandosi nei quartieri di periferia e questo provoca episodi di microcriminalità.
Tornando al problema della droga che riguarda, inevitabilmente anche i più giovani che sono diventati Pusher : sono stati individuati 56 spacciatori minori che – ad avviso della Procura “sono il maggiore allarme sociale e la conseguenza di piccoli altri reati” e tra questi aumentano i furti che vede 101 indagati, per lo più nomadi. Dalla relazione e dai dati sullo spaccio in Umbria si evince anche che La cessione di droga – sta cambiando – nel senso che i registi sono passati da un territorio controllato da tunisini o marocchini ora, anche di albanesi, romeni o minori nati in Russia o Repubblica Dominicana che sono anche residenti in Italia”
In merito ai dati sull’attività del Tribunale civile di Perugia sono aumentate le cause civili ordinarie che da 9.893 sono passati a 10.790. In controtendenza con altre città sono diminuite sensibilmente le cause di divorzio passate da 319 a 162, mentre le separazioni si sono dimezzate da 570’a 272.
Al Tribunale civile di Terni sono invece diminuite le iscrizioni di procedure fallimentari , ma cresce del 30 % il numero dei fascicoli pendenti .
Al Tribunale civile di Spoleto è migliorata La durata media dei procedimenti civili
Tribunale penale di Spoleto All’ufficio gip/gup si registra un rilevante aumento della pendenza dei procedimenti a carico di noti (da 2.701 a 5.482) e ignoti (da 2.237 a 4.322).
Tribunale civile per i minorenni Cresce il numero dei fascicoli sopravvenuti ma solo per i procedimenti di responsabilità genitoriale.