Il Presidente Mattarella, nel giorno in cui si celebra l’importanza della festa del lavoro rilancia la fase 2 e la lotta al Virus consigliando prudenza, ma anche eloggiando gli Italiani “ “Paese maturo e forte” che deve saper cogliere dalla sventura le opportunità.
“L’uscita dal tunnel è possibile – suggerisce Mattarella- ma non è certo il momento di “vanificare i sacrifici fin qui fatti e l’angoscia delle settimane precedenti, sotto la violenta e veloce aggressione del virus o il fatto che abbiamo superato i duecentomila contagi e che ogni giorno dobbiamo piangere alcune centinaia di vittime”.
“Leale collaborazioni con le Istituzioni e nelle Istituzioni” con queste parole il Presidnete ha rivolto questo messaggio a Cittadini ed Istituzioni, ma dalle sue parole si comprende la litigiosità che ancora pervade i partiti.
Rivolgendosi agli italiani dichiara “so che possiamo fare affidamento sul senso di responsabilità dei nostri concittadini – manifestato, in questo periodo, in misura ammirevole dalla loro quasi totalità – perché, nelle nuove condizioni, ci si continui a comportare con la necessaria prudenza”.
Rivolgendosi invece all’esecutivo del Governo,che ha l’obiettivo di serrare le fila per gestire questa difficilissima fase 2. ha spiegato “sono necessarie indicazioni, ragionevoli e chiare, da parte delle istituzioni di governo. L’Italia sta attraversando un passaggio d’epoca pieno di difficoltà”, il presidente ha poi rimarcato in positivo il comportamento ammirevole dei cittadini che non devono mollare proprio adesso.
“La ripresa è possibile perché nei quasi due mesi precedenti siamo riusciti ad attenuare molto la pericolosità dell’epidemia. Dobbiamo difendere questo risultato a tutela della nostra salute”, insiste il capo dello Stato preoccupato da un clima da “liberi tutti” che potrebbe portare alla catastrofe.
Il monito del Presidente agli Italiani lascia trapelare ottimismo della ripresa “L’Italia concorde e unita deve saper ridisegnare attraverso il lavoro il futuro prossimo del Paese. Il Presidente ha dichiarato “la battuta d’arresto che abbiamo subìto spinge ad accelerare verso un cambiamento che deve valorizzare e non subire fenomeni come la globalizzazione e la digitalizzazione dell’economia, con scelte lungimiranti”.
In merito al contributo politico e finanziario dell’Europa il Presidente riconosce che ha “già assunto importanti decisioni”.
Ha infine incitato i lavoratori a tornare tutti al lavoro, perchè “l’Italia vuole costruire il suo domani” e perchè “non ci può essere Repubblica senza lavoro, come afferma solennemente il primo articolo della nostra Costituzione”.
Rivolgendosi alle famiglie ed alle difficoltà ad esse generate dal virus del secolo ha detto “serve subito un equo, efficace e tempestivo sostegno alle famiglie e alle attività produttive, a quanti sono rimasti disoccupati e senza reddito, in modo da conservare intatte tutte le risorse del nostro capitale sociale”. Ed ha concluso “Alla ripresa vanno indirizzati, in modo concorde, gli sforzi di tutti, senza distrazioni o negligenze”.