È durato quasi quattro ore l’interrogatorio di garanzia del giudice Marco Petrini, arrestato con l’accusa di corruzione dalla Guardia di finanza nell’ambito di un’inchiesta della Procura della Repubblica di Salerno, competente sui procedimenti riguardanti magistrati del Distretto di Corte d’appello di Catanzaro.
Secondo l’accusa Petrini, presidente della seconda Sezione penale della Corte d’appello di Catanzaro e della Commissione provinciale tributaria, in varie occasioni avrebbe accettato somme di denaro contante, oggetti preziosi e prestazioni sessuali in cambio di suoi “interventi” in processi penali, civili e in cause tributarie. Fra le accuse anche una cosa che riguarda l’Umbria, in quanto in una captazione messa nero su bianco Petrini parlerebbe del bisogno di trovare 4-5mila euro per chiudere una pratica relativa ai danni del terremoto del 1997.
Difeso dagli avvocati Agostino De Caro e Ramona Gualtieri, Petrini ha risposto a tutte le domande del Gip di Salerno, fornendo la propria versione riguardo gli addebiti contestatigli, respingendo ogni accusa.

Share.
Exit mobile version