Anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha voluto dare l’ultimo saluto a Nonna Lisa, telefonando ad Anna Ercolani, figlia della donna scomparsa all’età di 109 anni, considerata simbolo dei diritti delle donne e di “amore” per l’Italia, della quale si sono celebrati i funerali a Città di Castello.
Mattarella ha manifestato alla famiglia e alla comunità tifernate il suo cordoglio e quello del Paese per una donna definita di grande esempio e riferimento per i valori e ideali della Patria che ha portato avanti nella sua vita.
Luisa Zappitelli ha tra l’altro esercitato il voto ininterrottamente per 74 anni dal 1946, quando assieme ad altre coetanee si recò a piedi per diversi chilometri al seggio per contribuire al successo della Repubblica sulla monarchia.
Seconda di sei fratelli, poi rimasta vedova in giovane età, Luisa Zappitelli aveva più volte ribadito che la sua “ricetta segreta” contro le malattie era “pregare il Signore” e rispettare le regole. Tre anni fa Sergio Mattarella l’aveva citata in un discorso ufficiale dal Quirinale in occasione della Giornata internazionale della donna, portandola ad esempio soprattutto per le giovani generazioni.
Prima della messa il vescovo monsignor Domenico Cancian si era recato nell’abitazione della defunta per una preghiera. «Una grande donna, una donna di fede che ha vissuto con grande intensità», il ricordo del presule.
Al termine della cerimonia funebre, celebrata a San Pio X da padre Giuseppe Renda, il Capo dello Stato ha chiamato il cellulare del sindaco Bacchetta, per esprimere alla famiglia e alla comunità tifernate il suo cordoglio e quello dell’intero Paese per la scomparsa di una grande donna. In lacrime Anna Ercolani, figlia di Luisa Zappitelli, ne ha dato notizia ai presenti, ringraziando «i vari livelli istituzionali, il sindaco Bacchetta, i diversi politici della città e non solo, il vescovo, i sacerdoti, gli amici, tanti, i parenti e i giovani delle scuole che mi hanno commosso al pari dei loro insegnanti». Un «grazie dal profondo del cuore – ha rivolto al presidente Mattarella – che insieme alla mamma ho seguito in tv, nei mezzi di comunicazione per il garbo, la gentilezza con cui in ripetute occasioni ha contraccambiato l’amore e l’ammirazione della mamma nei suoi confronti».
Prima di accompagnare la salma al cimitero monumentale il sindaco Bacchetta ha donato alla famiglia la fascia tricolore poggiandola sopra la bara.