La Giunta regionale dell’Umbria, su proposta dell’assessore regionale alle politiche sociali, Carla Casciari, ha destinato 1 milione 500 mila euro per il finanziamento di progetti finalizzati alla realizzazione di servizi di prossimita’ per le famiglie.
“Per accedere al finanziamento bisogna presentare domanda di partecipazione al Bando pubblicato sul supplemento ordinario n.2 al Bollettino ufficiale della Regione Umbria serie generale n. 36 del 7 agosto – ha spiegato l’assessore Casciari -.
L’avviso e’ rivolto ai soggetti del terzo settore, come le cooperative e le imprese sociali, gli organismi di volontariato, gli enti e le associazioni di promozione sociale, le fondazioni non bancarie, le onlus, gli enti ecclesiastici civilmente riconosciuti e loro articolazioni, che potranno presentare domanda, entro 60 giorni dalla pubblicazione del bando, in forma singola o associata sotto forma di associazione temporanea d’impresa o di scopo, per la concessione di contributi che saranno impegnati per la realizzazione e la sperimentazione di progetti da attuare nell’ambito di due aree tematiche, di cui la prima dedicata ai servizi di prossimita’ destinati alle persone anziane, mentre la seconda area e’ riservata alle famiglie in condizioni di difficolta’, fragilita’ e disagio, con servizi di risposta immediata ai bisogni emergenti”.
“In pratica – evidenzia l’assessore – con queste azioni si vuole offrire un ulteriore supporto alle famiglie sempre piu’ in difficolta’ in seguito alla crisi economica che, cosi’ come emerge dai recenti dati Istat, ha fatto aumentare anche in Umbria il numero dei nuclei familiari in poverta’ relativa.
Attraverso il Bando quindi, si vogliono sostenere da una parte progetti per sviluppare e valorizzare le risorse della rete di supporto alle famiglie in modo da ridurre i rischi di scivolamento nel disagio e nella poverta’, anche attraverso il potenziamento di un welfare di comunita’ che valorizzi la centralita’ della persona e promuova la qualita’ e la flessibilita’ dei servizi offerti a supporto delle famiglie.
Mentre sull’altro versante e’ favorita la realizzazione di pacchetti di servizi a base territoriale orientati a soddisfarei nuovi bisogni che derivano, in misura prevalente, dall’invecchiamento della popolazione e dalla trasformazione della famiglia tradizionale.
In questo caso, i soggetti beneficiari possono presentare proposte esclusivamente per la realizzazione di servizi di prossimita’ destinati alle persone anziane”.