Il futuro del commercio è nel web. Lo sanno i tanti ceramisti dell’Umbria e non solo che hanno aderito al workshop formativo sull’e-commerce, promosso da Confartigianato Imprese nazionale, che si è tenuto, per il centro Italia, nella sede provinciale perugina dell’associazione di categoria.
L’incontro è stato coordinato da Diego Masi, amministratore delegato di Ulaola, marketplace dedicato al made in Italy, Paolo Manfredi e Patrizia Curiale, responsabili nazionali rispettivamente per l’e-commerce e per il comparto artistico di Confartigianato, Davide Servadei e Giorgio Moretti, presidenti rispettivamente nazionale per il comparto ceramica e provinciale di Perugia sempre dell’associazione di categoria.
“Abbiamo radunato tutti i nostri artigiani umbri – ha detto Moretti, in veste anche di presidente regionale della federazione ceramica di Confartigianato Imprese Umbria – e altri da fuori regione per parlare del futuro del comparto. Le aziende, anche di questo settore, hanno bisogno di internazionalizzarsi, di promuoversi e trovare i canali giusti per accedere al mercato internazionale.
Per questo Confartigianato ha sviluppato una piattaforma, per far capire sempre più alle nostre aziende che bisogna attualizzarsi per essere competitive nel mercato globale”. “In questo momento, in cui non ci sono molte risorse – ha continuato Servadei – cerchiamo di aiutarci attraverso idee e proposte, cavalcando la contemporaneità.
“Bisogna formarsi e organizzarsi per crescere, per questo offriamo questa possibilità ai nostri artigiani”. Perugia, visto l’importante distretto della ceramica che insiste sul territorio, è stata scelta come città nell’Italia centrale per l’iniziativa che, deliberata dalla segreteria nazionale di Confartigianato Imprese, ha messo in programma anche altri due incontri, a sud e nord Italia. I ceramisti che hanno aderito, anche quelli presenti al workshop di Perugia, hanno portato all’incontro un proprio prodotto che, una volta fotografato, ha trovato collocazione in un catalogo dedicato all’interno dei portali di e-commerce che collaborano con l’associazione di categoria, come Ulaola.
“Il comparto della ceramica – ha concluso Curiale – è stato sempre una punta di diamante per il made in Italy. È un settore che oggi soffre e che per andare avanti si deve riposizionare a livello globale. L’e-commerce può fornire questa possibilità a costi molto più contenuti di quelli di una più tradizionale partecipazione a mostre all’estero, per esempio.
Questo mercato, già in forte sviluppo, offre un’occasione da non perdere”. Sono, infatti, mille i miliardi di dollari che l’e-commerce frutta annualmente nel mondo, con una quota di circa 305 miliardi di euro in Francia, sempre all’anno, per quanto riguarda per esempio l’Europa, e di soli 21 miliardi di euro in Italia, pochi se si considera che nel conteggio sono inclusi i traffici derivati dal settore viaggi e giochi on line.