In una lettera inviata al presidente russo Vladimir Putin, il presidente della Camera di Commercio di Pesaro-Urbino Alberto Drudi chiede la sospensione di ogni sanzione russa verso i sistemi economici delle Marche e delle altre aree, pesantemente colpite dai terremoti del 24 agosto e del 30 ottobre.
Perugia si associa. Partecipazione e pieno sostegno all’iniziativa assicurati da Giorgio Mencaroni, presidente della Camera di Commercio di Perugia, che ha controfirmato la “lettera – appello”, consegnata ieri all’Ambasciata Russa di Roma nelle mani del Primo Consigliere dell’Ambasciatore Sergey Razov.
Giorgio Mencaroni, presidente della Camera di Commercio di Perugia: ”Per le imprese la situazione in tutta l’Umbria è difficile, nelle aree più colpite dal sisma è drammatica. Abbiamo appoggiato l’iniziativa del Presidente Alberto Drudi, perché è certo che a causa delle sanzioni seguite alla crisi Russia-Ucraina le nostre imprese hanno subìto un colpo molto pesante. Soprattutto, quelle dei settori del Turismo e dell’Agroalimentare, decisivi per l’economia dei comprensori interessati dal sisma. Voglio ricordare che, dall’inizio delle sanzioni al I semestre di quest’anno l’export delle imprese della provincia di Perugia verso la Russia è sceso del 32%, da 39,2 milioni a 26,7 milioni. In calo anche l’import della provincia di Perugia dalla Russia, pur di tutt’altre dimensioni, ma passato da 3,4 milioni del 2014 a 2,1 milioni del I semestre 2016”.
La risposta ufficiale è già arrivata. Dmitry Gurin, consigliere dell’Ambasciata Russa a Roma e responsabile per i rapporti con la stampa, ha dichiarato: “Prendiamo molto seriamente questa richiesta perché la riteniamo una proposta seria. La inoltreremo al presidente Putin e ci sarà sicuramente a breve una risposta ufficiale da parte di Mosca». Non solo. L’agenzia di stampa russa Ria Novosti, una delle più importanti del Paese, ha subito rilanciato la lettera-appello dei Presidenti Drudi e Mencaroni, accompagnandola con una intervista al presidente camerale di Pesaro -Urbino.